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Come difendersi dal recupero crediti

Come difendersi dal recupero aggressivo di un debito
| Luca Lampis | Recupero del credito

A causa della crisi economica, sono sempre più coloro che, alla ricerca di liquidità extra, richiedono un prestito. Spesso, a fronte di complicazioni, il problema del recupero crediti aggressivo è una tematica con cui ti può capitare di avere a che fare.

Ti ritrovi in questa situazione?

Ci sentiamo in dovere di invitarti a denunciare subito questi operatori, in quanto poco seri nel momento in cui minacciano il malcapitato, utilizzando metodi e toni assolutamente inappropriati.

Sapere come devi comportarti a fronte di minacce e di strategie aggressive, messe in atto soprattutto dalle piccole agenzie di recupero crediti è, pertanto, di fondamentale importanza.

Tuttavia, prima ancora di difenderti dal recupero crediti, è opportuno sapere cosa fanno effettivamente le società di cui sopra e come sono solite agire.

Cosa comprende l’attività di recupero crediti?

Rientrano nell’attività di recupero crediti nei confronti di consumatori gli interventi che hanno come intento di fondo l’ottenimento di un importo economico che un privato deve a un’agenzia con cui, di fatto, ha contratto un debito.

Le agenzie professionali e specializzate offrono anche il servizio di info providing, per valutare se esitono beni aggredibili e utili al repuerare il debito.

Tuttavia, è essenziale che l’attività dell’agenzia di recupero crediti sia svolta all’insegna dell’assoluto rispetto delle normative di legge in vigore. Stesso discorso per quanto riguarda i codici di autoregolamentazione dati dai gestori.

Cosa vuol dire tutto ciò in concreto?

Sostanzialmente, questo significa che le società di recupero crediti devono sapere come relazionarsi con il cliente che ha contratto un debito, svolgendo il loro ruolo di intermediazione con la massima professionalità. I consumatori hanno dei diritti e occorre rispettarli.

Difendersi dal recupero crediti: a cosa è bene prestare attenzione?

In qualità di agenzia investigativa con pluriennale esperienza nel campo del recupero crediti per conto di grosse aziende, constatiamo che a volte alcune piccole agenzie utilizzano metodi poco ortodossi.

Il primo aspetto a cui devi prestare attenzione è la verifica corretta dell’effettiva esistenza del debito e, soprattutto, se sei stato contattato dalla società di recupero crediti. Vi sono piccole agenzie che ricorrono a tutta una serie di comunicazioni improvvisate.

Come puoi riconoscerle?

Tramite il riferimento alla posizione debitoria che appare generica ed estremamente superficiale. Il più delle volte, possono arrivare sulla tua casella di posta elettronica e-mail preimpostate. Assicurati che non si tratti di attività di phishing, pratica molto utilizzata nel cybercrime.

Altre volte le sollecitazioni appaiono fin troppo invasive.

La modalità di ricerca del debitore, in questo senso, non deve ledere né la sua dignità personale, né tanto meno la sua privacy. Comunicazioni telefoniche sull’utenza mobile o su quella fissa con contenuti sgradevoli, minacce, bugie dimostrano un operato assolutamente non professionale. Lo stesso dicasi per l’invio di SMS e per le comunicazioni telefoniche preregistrate. In mancanza dell’intervento di un operatore, si corre anche il rischio che i contenuti della telefonata vengano ascoltati anche da soggetti diversi rispetto al diretto interessato, come ad esempio il coniuge, i figli, ecc.

I casi più estremi si verificano con visite a domicilio o sul posto di lavoro con il rilascio di messaggi sulla porta d’ingresso. In questo caso, la privacy non viene affatto rispettata.

Tra le minacce più frequenti vi sono quelle relative ai pignoramenti e all’atto di citazione a presentarsi davanti a un Giudice di pace. Altre volte, le piccole agenzie di recupero crediti minacciano di far rientrare nella lista dei cattivi pagatori, con tanto di apposita segnalazione, chi ha difficoltà nel saldare la somma incassata.

Si tratta a tutti gli effetti di intimidazioni. Non credere a queste frasi, perché non sono veritiere e hanno come unico intento quello di fare pressione sul malcapitato di turno, al fine di indurlo a pagare.

Le bugie più frequenti del recupero crediti aggressivo

Tirando le somme:

  • Non è affatto vero che, a fronte del mancato pagamento di un debito, corri il rischio di andare incontro al pignoramento dei beni. Nel caso specifico, deve sempre intervenire un giudice con un apposito provvedimento.
  • Non è assolutamente vero che in caso di pagamento mancato di un debito, ti esponi al rischio del carcere. Si tratta infatti di un inadempimento di tipo civilistico.
  • Non è vero, nella maniera più categorica, che in caso di mancato saldo del debito c’è la possibilità di rientrare nell’elenco dei cattivi pagatori. La segnalazione non ha motivo di esistere se il debito non è stato contratto con una finanziaria o con una banca.
  • Infine, non è in alcun modo vero che il pagamento mancato di un debito può dar luogo all’avvio di una dichiarazione di fallimento. In questo caso, infatti, vi è un’apposita sentenza o una specifica procedura che inizia sempre con l’emissione di un decreto ingiuntivo.

Perciò, a fronte di pratiche aggressive in materia di recupero crediti, non lasciarti intimidire e mettiti in contatto con noi qualora ti ritrovassi in una situazione del tutto analoga.

Per una consulenza gratuita e senza impegno, non esitare a contattarci!
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