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Cosa fa un investigatore privato?

| Luca Lampis | Investigazioni Private

L’investigatore privato è un professionista con un profilo che può contare su una specifica qualifica professionale. Affinché possa esercitare a pieno titolo questa professione, deve ottenere una licenza prefettizia: questo vuol dire che il Prefetto deve rilasciargli una licenza relativa all’esercizio della sua attività.

Ulteriori requisiti vengono indicati nei dettagli nel testo unico delle leggi di Pubblica Sicurezza, ma cercheremo di approfondire tutti i dettagli direttamente in questo articolo.

Di cosa si occupa l’investigatore privato?

L’investigatore privato può svolgere indagini per conto di clienti privati, di imprese, di avvocati e di enti pubblici, con l’intento primario di ricercare prove concrete, rilevanti nei processi.

Tra i suoi compiti c’è sempre quello di accertare la verità per conto dei clienti che lo chiamano in causa. A prescindere dalla sua specializzazione, l’investigatore privato è tenuto a ricercare informazioni e a portare prove certificate, attenendosi comunque ai limiti dell’ordinamento. Quindi, non può violare le leggi quando svolge la sua professione.

Diverse sono le tipologie di indagini su cui questo professionista viene interpellato dai clienti.

Si va dai casi di infedeltà coniugale a quelli di ricerca di persone scomparse, di verifiche sull’affidabilità finanziaria, sottrazione dei dati, dai casi di ammanchi e differenze in fase di inventario al monitoraggio di episodi di concorrenza sleale, furto di marchi e di brevetti.

Atti illeciti, controlli di affidabilità finanziaria, raccolta di prove utili nei procedimenti penali, accertamento delle dinamiche dei sinistri e simulazioni di malattie o di infortuni sul posto di lavoro sono ulteriori compiti.

Ma anche pedinamenti, investigazioni tramite il supporto della tecnologia (dispositivi satellitari in primo luogo), raccolta di materiale in formato audio, video e fotografico.

A questo link puoi trovare tutti i servizi investigativi che può svolgere questa figura professionale: https://www.phersei.com/investigazioni

Cosa NON può fare l’investigatore privato

Vi sono, tuttavia, dei limiti in termini di indagini a cui questo professionista deve attenersi. Superarli equivale, di fatto, a commettere reato.

Un investigatore privato, nello specifico, non può mettere sotto controllo il telefono di altri individui, trattandosi di intrusione a tutti gli effetti, né può richiedere i tabulati telefonici, spiare il contenuto delle chat, di instant messagging come Telegram o WhatsApp, degli SMS e delle e-mail.

Severamente vietate sono le intrusioni nei luoghi privati senza alcuna autorizzazione.

Lo stesso dicasi per quanto riguarda le realizzazioni di riprese audio e video nei contesti domestici, se non autorizzate.

Infine, un detective privato non può provare in alcun modo a ottenere dati bancari o postali di altri individui e di persone giuridiche.

Requisiti del detective privato

Per diventare investigatori privati, oltre all’autorizzazione prefettizia, si richiede idealmente un titolo di studio, come una laurea specialistica o triennale in giurisprudenza, in scienze dell’investigazione, in psicologia (preferibilmente a indirizzo forense), in sociologia o in economia.

In seguito, occorre assolvere un percorso lavorativo di quanto meno 3 anni, da svolgere presso un’agenzia investigativa. Nel corso di questo lasso di tempo, il diretto interessato deve aver preso parte a corsi di specializzazione in materia di investigazioni private.

Se desidera svolgere questo ruolo come dipendente, deve prendere parte in modo attivo ad attività di indagini, lavorando nei corpi investigativi della Polizia per almeno cinque anni.

Al momento, non esiste un albo professionale per gli investigatori privati. Tuttavia, ai sensi di quanto indicato nella Legge n.4 del 14 gennaio 2013, questa figura rientra tra le categorie di associazioni che sono tenute ad aggiornare il proprio know-how.

Si può lavorare, inoltre, anche come investigatore privato senza licenza: la qualifica nel caso in oggetto è quella di collaboratore professionale. Tuttavia, in questo scenario, sono poche le attività che possono essere portate a termine.

Sbocchi lavorativi

Diverse sono le modalità per svolgere al meglio la professione dell’investigatore privato. Si può decidere di mettersi in proprio, divenendo il titolare di un’agenzia investigativa, oppure di agire come libero professionista alla ricerca delle migliori collaborazioni. Altra opzione è quella di lavorare come dipendente.

Quanto guadagna un investigatore privato?

Uno dei quesiti maggiormente ricorrenti tra chi desidera lavorare come investigatore privato risulta incentrato sulle prospettive di guadagno. In media, si va dai 1.500 ai 3.000 euro di media al mese. Tuttavia, vi sono detective autonomi, specializzati e con molta esperienza che sono in grado di raggiungere guadagni ampiamente superiori alle cifre appena indicate.

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