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Certificato medico falso: cosa si rischia e come riconoscerlo

certificato medico falso
| Luca Lampis | Indagini Forensi

Falsificare un certificato medico costituisce reato.

Come ben sai, questo documento serve ad attestare le condizioni di salute di una persona. Parliamo, quindi, di una testimonianza ufficiale, redatta e firmata da un medico regolarmente iscritto all'albo, che offre informazioni circa lo stato di salute di un individuo.

Ve ne sono di diverse tipologie: agonistico, per la patente, di sana e robusta costituzione e per ottenere l'indennità dell'Inps.

Vediamo cosa rischia chi esibisce un certificato medico falso.

Cos'è il certificato medico?

Parliamo di un documento molto importante, che è possibile ottenere in tempi piuttosto rapidi. Basta sottoporsi a una visita presso il proprio medico curante, il quale verificherà le condizioni di salute del richiedente.

Il documento in questione riporta informazioni in grado di far luce su eventuali patologie e, quindi, di aprire o chiudere le porte a determinate richieste. In particolare, il certificato medico può decretare se l'individuo è capace o meno di svolgere specifici lavori, se è in grado di frequentare una palestra o svolgere attività sportiva agonistica, se ha diritto a ricevere una pensione d'invalidità o ad ottenere un permesso per malattia dall'Inps.

Tra le informazioni riportate nel certificato medico figurano le generalità del paziente, il nome e il cognome del professionista, l'oggetto della certificazione, il luogo e la data in cui il documento è stato rilasciato, la firma del medico.

Quanto riportato deve far fede alle constatazioni reali del medico e non a semplici dichiarazioni da parte del paziente. Il professionista è tenuto ad inserire informazioni veritiere ed oggettive.

Chi non rispetta quanto previsto dalla legge rischia di commettere 2 diversi reati:

  • falso materiale, ovvero aggiunte, cancellazioni o alterazioni del documento originale;
  • falso ideologico, che consiste in attestazioni di fatti inesistenti o alterati.

Per approfondire: Falso documentale

Falsificare un certificato medico è reato?

Falsificare un documento di questo tipo costituisce reato e può avere conseguenze penali, in particolare se utilizzato per ottenere indennità, assegni o altri benefici messi a disposizione dall'Inps.

In questi casi parliamo di truffa aggravata, reato previsto dall'articolo 640 del Codice Penale.

Chiunque utilizzi un certificato medico falso rischia una condanna fino a 5 anni di reclusione; inoltre, è tenuto a risarcire di tasca propria i danni causati all'Inps.

Se ad utilizzare il certificato medico fasullo è un dipendente, il rischio è che venga sollevato dal suo incarico.

Mentire circa le proprie condizioni di salute allo scopo di beneficiare di un periodo di malattia retribuito o di un permesso speciale (misure previste dalla legge 104), può minare in maniera irreversibile il rapporto di fiducia che intercorre tra dipendente e datore di lavoro. Di conseguenza, la legge garantisce a quest'ultimo il diritto di optare per il cosiddetto licenziamento per giusta causa.

I medici che falsificano un documento, invece, possono essere accusati di reato di "falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale in atto pubblico". Tale reato è previsto dall'articolo 479 del Codice Penale ed è punibile con la reclusione fino a 6 anni. La legge, infatti, considera tutti i medici in servizio pubblici ufficiali.

Qualora il certificato medico venga falsificato dopo il parere del medico, senza responsabilità evidenti da parte di quest'ultimo, allora si parla di reato di "falsità materiale commessa da privato". Questo reato è descritto dall'articolo 482 del Codice Penale e prevede la reclusione fino a un massimo di 2 anni.

Conseguenze legali per certificazione medica falsificata

Conseguenze per falso ideologico

La legge definisce falso ideologico qualsiasi comportamento teso ad attestare fatti che non corrispondono a verità.

Il reato in questione è descritto dall'articolo 479 del Codice Penale.

In particolare, la legge fa riferimento ai dettagli e alle informazioni fasulle redatte da un pubblico ufficiale all'interno di autorizzazioni, certificati o atti pubblici.

Sebbene non contraffatto, il contenuto riportato dai suddetti documenti non è veritiero.

Le pene previste variano in base al tipo di reato:

  • sono previsti fino a 2 anni di reclusione se il reato è stato commesso da privati;
  • fino a 6 anni di reclusione quando commesso dal medico;
  • fino a 2 anni in caso di autorizzazioni amministrative falsificate.

Conseguenze per falso materiale

Il falso materiale sussiste quando il paziente modifica di sua spontanea volontà quanto riportato dal medico. Ciò comporta la manomissione di un documento ufficiale.

Anche in questo caso, le possibili conseguenze sono piuttosto serie

Chi utilizza un documento contraffatto per ottenere ferie o permessi speciali rischia il licenziamento per giusta causa; negli altri casi, invece, possono esservi gli estremi per una denuncia per falso.

Chiunque venga condannato per contraffazione rischia fino a 1 anno di reclusione, più una multa fino a 516 euro.

Come riconoscere un certificato medico falso?

Il metodo più semplice e immediato per riconoscere un certificato medico falso è la visita fiscale. Se il certificato è stato richiesto per beneficiare di un periodo di malattia ed è stato falsificato dal medico curante o dallo stesso dipendente, il medico incaricato dall'Inps potrà smentire quanto dichiarato nel documento e chiedere il rientro immediato del lavoratore in azienda.

Un altro metodo, è richiedere un indagine forense per documenti falsi presso un’agenzia investigativa specializzata.

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