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Tesserino di riconoscimento dell'investigatore privato: cos'è e come ottenerlo

tesserino riconoscimento investigatore privato cover
| Luca Lampis | Investigazioni Private

Finalmente, dopo oltre un decennio di attesa, dal marzo 2022 è possibile avere a disposizione il tesserino di riconoscimento dell'investigatore privato. Strumento indispensabile per esercitare una professione riconosciuta a tutti gli effetti dalla legge e le cui prove, se ottenute rispettando determinate regole, sono valide in tribunale.

In molti si chiedono, però, a chi è destinato e come si può richiedere. Scopriamo di seguito tutti i dettagli!

Cos'è e a cosa serve il tesserino dell'investigatore privato?

Entrato in vigore grazie al Decreto Ministeriale del 9 marzo 2022, il tesserino di riconoscimento dell'investigatore privato deve rispondere a determinati requisiti, indicati dalle norme italiane in vigore.

Oltre ad avere una precisa forma e dimensione, ha anche specifiche caratteristiche in riferimento alla sicurezza. In formato cartaceo, il tesserino di riconoscimento dell'investigatore privato misura 7x10 cm e deve indicare le generalità complete di chi lo richiede.

Al suo interno, precisamente, sono riportati i dati anagrafici, luogo e data di nascita, la residenza e il numero di iscrizione all'albo del professionista richiedente. Per una maggiore efficacia di garanzia, esso ha in dotazione uno speciale sistema di protezione anticontraffazione.

Per approfondire: Falsi documentali: cosa sono e come riconoscerli

Chi può richiederlo

È la circolare ministeriale 23 novembre 2022, pubblicata dal Ministero dell'Interno, a chiarire con precisione chi può richiedere il tesserino di riconoscimento dell'investigatore privato.

Nello specifico, esso è previsto per:

"I soggetti cui sia stata rilasciata la licenza ex art. 134 TU.L.P.S. per svolgere, attraverso un istituto, attività di investigazione, ricerche e raccolta di informazioni per conto di privati, comprese quelle relative agli ammanchi di merce e alle differenze inventariali, nel settore commerciale."

Secondo quanto riportato dalla normativa, possono quindi richiederlo tutti i professionisti nel settore investigativo, purché muniti di regolare licenza rilasciata da un istituto. Tali individui possono raccogliere informazioni per conto di terzi, sia in riferimento a tradimenti del partner sia per quanto riguarda illegalità di tipo aziendale.

La stessa circolare, nello specificare a chi è riferito il tesserino di riconoscimento, prosegue:

"Tra i soggetti legittimati alla richiesta del tesserino rientra quindi anche la figura dell’investigatore commerciale/informatore, titolare o dipendente, la cui attività risulta soggetta alle autorizzazioni prescritte dall’art. 134 T.U.L.P.S.".

Inoltre, nella stessa norma, sono chiaramente indicate professioni che non possono accedere, cioè:

"I dipendenti degli istituti di investigazione che svolgono attività di natura diversa (ad es. amministrativa o contabile) e le ‘agenzie d’affari’, che ex art. 115 T.U.L.P.S. sono legittimate al solo svolgimento di attività di intermediazione, finalizzata a mettere in contatto due parti contraenti".

Procedura per ottenerlo

Così come la circolare ministeriale chiarisce fermamente chi può richiedere il tesserino di riconoscimento, allo stesso modo, indica la corretta procedura per ottenerlo.

Innanzitutto occorre chiarire che la richiesta deve essere espletata alla Prefettura di competenza, previa presentazione di richiesta scritta.

È possibile avere il modulo, per la compilazione della domanda, scaricandolo e stampandolo dal sito web dell'istituzione, in formato pdf. Altra modalità di reperimento dello stesso è richiedere una copia cartacea direttamente dagli uffici della pubblica amministrazione prefettizia di riferimento.

Ogni informazione richiesta nel modello, dovrà essere compilata nella maniera più chiara e precisa possibile poiché sarà stampata sul tesserino di riconoscimento. Oltre a questo, il richiedente dovrà portare anche una fototessera, da applicare in originale sulla tessera, a cura dell'ufficio.

In ogni caso, sia che il modello venga stampato sia richiesto direttamente in forma cartacea, la domanda per il rilascio del tesserino dovrà essere consegnata a mano, corredata di firma per esteso, chiara e leggibile.

Nella predisposizione della documentazione, la prefettura rilascerà un codice univoco, applicato al tesserino che viene consegnato al richiedente in duplice copia.

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