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Truffe sentimentali online (Catfishing): ecco come difendersi

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| Luca Lampis | News

Cos'è il catfishing?

Tra i fenomeni degli ultimi tempi maggiormente passati sotto silenzio si distingue il catfishing.

Di cosa si tratta? Un catfish, letteralmente "pesce gatto", nel ruolo di adescatore, chatta con delle vittime che ha messo nel mirino, magari iscrivendosi con profili fake sui social network.

Il suo intento di fondo ruota attorno all'intrattenimento di una relazione di tipo sentimentale, tenendo però un'identità falsa.

Il fenomeno salì agli onori delle cronache nel 2010 in seguito all'uscita di un documentario: Catfish. Il regista, Nev Schulman, nei panni del protagonista racconta di come finì per essere vittima del fenomeno. Ad adescarlo in questa relazione di tipo virtuale fu una donna che si era presentata per la persona che non era.

Il Catfishing è un reato?

Negli ultimi tempi, si è registrato un evidente aumento di querele e di denunce contro ignoti, regolarmente presentate alla Polizia Postale, per catfishing e attività ingannevoli effettuate con account fake.

Ai sensi di quanto indica l'articolo 494 del Codice Penale, il reato di sostituzione di persona e il furto di identità sono punibili con la reclusione sino a un anno e, di fatto, illegali.

In base a quanto indica la legge 196/2003 sulla tutela della privacy, una violazione viene sanzionata con la reclusione dai 6 ai 18 mesi.

Con la sentenza 9391/2014, la Corte di Cassazione ha stabilito che il suddetto reato non è sanzionabile a livello penale, ma va comunque condannato, perché contrario alle regole dei social network.

Come il Catfishing si intreccia con le truffe sentimentali online?

Tutto inizia con un'interazione sui social network, sia questo un like su Facebook o un cuore su Instagram. Poi prosegue con un corteggiamento che dura qualche mese.

La vittima, persuasa, crede di vivere una relazione vera, anche se nata online. In seguito, l'adescatore chiede alla persona interessata se può supportarlo in termini economici, a causa magari di un imprevisto o di una fase di difficoltà.

Le richieste di soldi continuano, siccome chi adesca sa che la vittima risulta irretita.

In questo modo, il malcapitato o la malcapitata di turno rischia di vedere il suo conto bancario prosciugato e di ritrovarsi con il cuore spezzato.

Nell'immaginario collettivo, non si riesce a credere come possa finire una persona, uomo o donna che sia, in questo raggiro. Il problema risiede nel fatto che riconoscere i profili fake oggigiorno non è così semplice e, purtroppo, l'inganno si nasconde sempre dietro l'angolo.

Come si riconosce una truffa amorosa sul web?

Gli utenti attivi dei social network sono consapevoli che interagire con nuovi contatti risulta sempre più semplice. Poi, ci sono le app di dating.

Tuttavia, vi sono tutta una serie di segnali ai quali occorre prestare massima attenzione per non finire raggirati.

Se si conosce una persona tramite social network o app di dating, a fronte di richieste di una video chiamata o di un appuntamento, un possibile rifiuto anche nel medio-lungo termine va interpretato in modo negativo. Più passa il tempo, più le probabilità di catfishing aumentano.

Profili dove manca la foto del volto o con foto palesemente fake (donne troppo belle o uomini palestrati) potrebbero essere quelle di un catfish.

Chi sono le vittime più frequenti delle truffe sentimentali via web?

A ogni catfish corrispondono quindi una o più vittime che non notano le tante incongruenze dell'adescatore.

Chi viene irretito, spesso, risulta vulnerabile e avverte carenze affettive. Non a caso, sono gli uomini di mezza età, attorno ai 55/60, i soggetti maggiormente presi di mira. Lo stesso dicasi per le donne over 60.

Ma non solo.

Vi sono anche molti adolescenti che finiscono per diventare prede di questi adescatori, perché si lasciano ingolosire da foto bellissime. Da specificare che non si tratta del fenomeno del Cybergrooming.

Se i catfisher hanno successo è perché sfruttano le insicurezze delle vittime, sanno come fare i complimenti e a lungo andare cedono.

Le vittime hanno spesso bassa autostima e si sentono insicure. Perciò, si sentono a loro agio quando interagiscono dietro a un monitor o con un dispositivo mobile.

Il problema di fondo, tuttavia sta nel fatto che il mondo è pieno di "pesci gatto" a cui occorre fare attenzione.

Per concludere, se credi di essere vittima di un raggiro, mettiti in contatto con noi, professionisti nel campo delle investigazioni. A verificare l'identità di chi chatta ci pensiamo noi!

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