Skip to main content

Concorrenza parassitaria: cos'è, esempi e come difendersi

concorrenza parassitaria
| Luca Lampis | Investigazioni Aziendali

Cos'è la concorrenza parassitaria?

La concorrenza parassitaria, spesso vista come una forma di competizione ingiusta o concorrenza sleale, può essere descritta come l'atto di copiare o emulare sistematicamente le iniziative o le idee di altri operatori del mercato.

Questa pratica, che mina l'unicità e la distintività delle originali iniziative commerciali, è spesso adottata da aziende che cercano di trarre vantaggio dal duro lavoro e dall'innovazione altrui senza investire in proprie idee originali.

Il fenomeno si manifesta quando un'entità commerciale, invece di puntare su innovazione e originalità, decide di osservare e capitalizzare sulle strategie e le iniziative di un rivale, con l'intento di replicarle.

Questo comportamento può manifestarsi in vari modi, come la riproduzione di:

  • prodotti
  • servizi
  • campagne pubblicitarie
  • o altre innovazioni.

L'obiettivo principale di questa tattica sleale è di ottenere un guadagno economico sfruttando l'ingegno e le risorse del concorrente, evitando gli sforzi e gli investimenti associati alla creazione di qualcosa di nuovo.

Esempi di concorrenza parassitaria

Ecco alcuni esempi concreti di concorrenza parassitaria:

  • Settore della moda: nel mondo del fashion, la concorrenza parassitaria è particolarmente diffusa. Un esempio può essere quando un brand meno noto copia il design o il modello di un capo di abbigliamento di un marchio famoso, producendolo a costi inferiori e vendendolo a un prezzo più basso, cercando di sfruttare l'immagine e il successo del brand originale.
  • Prodotti tecnologici: un'azienda potrebbe produrre dispositivi elettronici che assomigliano esteticamente a quelli di un brand famoso, sfruttando la familiarità del design per attirare i consumatori.
  • Pubblicità e branding: una società potrebbe utilizzare colori, loghi o slogan simili a quelli di un concorrente ben noto, creando confusione tra i consumatori e cercando di sfruttare la reputazione del brand originale.
  • Prodotti alimentari: un produttore potrebbe imitare l'aspetto, il packaging o il sapore di un prodotto alimentare di successo, cercando di posizionarsi sul mercato come un'alternativa più economica.
  • Servizi online: nel mondo digitale, potremmo vedere piattaforme o app che replicano funzionalità e design di servizi online popolari, cercando di attirare utenti e clienti sfruttando la familiarità dell'interfaccia e delle funzioni.

Questi sono solo alcuni esempi di come la concorrenza parassitaria possa manifestarsi in vari settori.

È quindi essenziale per le aziende essere consapevoli di tali pratiche e adottare misure per proteggere la propria proprietà intellettuale e la propria reputazione sul mercato.

Concorrenza sleale parassitaria: cosa dice la Legge?

La legge italiana tutela le imprese dalla concorrenza parassitaria, considerandola una forma di concorrenza sleale, e offre strumenti legali per proteggere le iniziative imprenditoriali originali e autentiche.

L'articolo 2598 del codice civile tratta degli atti di concorrenza sleale, e il comma 3 di tale articolo si riferisce specificamente alla concorrenza parassitaria.

Si manifesta quando un imprenditore imita sistematicamente le idee e le iniziative di un concorrente, sfruttando direttamente o indirettamente ogni altro mezzo non specificamente menzionato nei primi due commi dell'articolo 2598 del codice civile. Questa forma di concorrenza sleale si basa sull'imitazione non tanto dei prodotti, ma piuttosto delle rilevanti iniziative imprenditoriali del concorrente.

Come difendersi dalla concorrenza parassitaria

Per proteggersi dalla concorrenza parassitaria è fondamentale adottare alcune strategie preventive e correttive. Vediamole.

  • Prevenzione: è sempre meglio prevenire che curare. Proteggere le proprie idee, brevetti, marchi e iniziative attraverso registrazioni legali può rappresentare una barriera contro potenziali imitatori.
  • Monitoraggio: mantenere una costante vigilanza sul mercato e sui concorrenti può aiutare a individuare tempestivamente eventuali tentativi di imitazione.
  • Azione legale: in caso di violazioni, è possibile avvalersi di azioni legali per fermare la concorrenza sleale e ottenere risarcimenti. Alcuni studi legali hanno ottenuto provvedimenti specifici per fermare la concorrenza parassitaria.
  • Agenzie investigative: le agenzie investigative possono svolgere un ruolo cruciale nella raccolta di prove contro i concorrenti sleali. Ad esempio, possono scoprire se gli atti di concorrenza parassitaria provengono da dipendenti infedeli, soci infedeli o ex collaboratori che si sono uniti ai concorrenti.

La difesa contro la concorrenza sleale richiede una combinazione di strategie preventive, monitoraggio costante e, se necessario, azioni legali e investigative per proteggere le proprie iniziative imprenditoriali.

Per approfondire, scopri il nostro servizio investigativo per concorrenza sleale.

Per una consulenza gratuita e senza impegno, non esitare a contattarci!
Desideri ricevere le news e i contenuti esclusivi di Phersei Investigazioni?